Una lezione sull’intento

«Ora ti puoi spostare in una dimensione più rarefatta dove puoi incontrare il Maestro Sciamano Gundrum. Gundrum è seduto sulla riva di un lago e sta pescando, o meglio semplicemente tiene in mano una canna da pesca e la lenza con la sua esca è immersa nel laghetto. Ci si potrebbe chiedere perché non vada più in fondo nel laghetto, magari con una barca, perché nel punto dove lui ha gettato la lenza l’acqua è molto bassa mentre i pesci più grossi sicuramente sono dove l’acqua è più alta, verso il centro del laghetto. Ma lui ti spiega − se magari anche tu avessi fatto questo ragionamento − che l’unica cosa che conta quando si pesca è l’incontro e l’accordo fra la tua decisione di pescare, il tuo intento di pescare e un pesce che accetta di essere pescato. E ovviamente tu non devi necessariamente conoscere quel pesce, non devi convincere quel pesce a farsi pescare. Semplicemente arrivi, ti siedi sulla riva del laghetto, lanci la tua esca e insieme all’esca lanci il tuo intento di pescare un pesce, e il tuo intento viene ricevuto da tutto il laghetto, e dentro il laghetto c’è un pesce che accetta di essere pescato, per motivi suoi che non necessariamente ti riguardano. Quindi ciò che conta prima di tutto è il potere del tuo intento, della tua scelta, e la fiducia che nel laghetto ci sia qualche pesce disposto a farsi pescare. Se tu dubiti di questo, magari pensi “ma figurati se un pesce si vuol far pescare”, oppure pensi “ma forse questo laghetto è troppo piccolo, non ci sono abbastanza pesci, non troverò quello che è disposto a farsi pescare”, questo tipo di dubbi e di sfiducia, per quanto possano sembrare dettati da un sano realismo, bloccano il processo, indeboliscono l’intento, la scelta di pescare e la rendono vana. Ora, il laghetto è lo stato potenziale della realtà ed è infinito. In esso esiste ogni cosa passata, presente e futura, esiste ciò che si manifesta ed esiste anche ciò che non si manifesta, quindi non puoi avere dubbi che nel laghetto vi sia il pesce che vuol essere pescato, e che sia proprio il pesce che tu vuoi pescare, che tu vuoi magari mangiare. Poi devi essere sicuro della tua scelta. Non puoi scegliere a metà, non puoi neanche scegliere al 99 per cento, perché se nella scelta c’è anche la non scelta allora la non scelta piano piano prenderà tutto lo spazio. Ora tu sei arrivato in un punto in cui vuoi fare altro, vuoi iniziare a capire, a percepire, a vedere cosa ti riserva la vita nel prossimo periodo, nei prossimi anni, vuoi iniziare a dedicarti a nuovi progetti in sintonia con questa nuova realtà che si sta creando, ma ancora sei un po’ di qua e un po’ di là, saltelli da una parte all’altra e una parte di te è ancora attaccata alla tua vecchia vita, al tuo vecchio modo di essere. Ma non è più la tua vecchia identità che deve portare avanti la tua vita in posizione centrale e tu, se davvero decidi, scegli, vuoi aprire altre strade, devi fare in modo che questa vecchia identità si faccia da parte e devi lanciare la lenza, l’esca nel laghetto con la certezza che il pesce giusto abboccherà. Questo è un po’ lo spirito che è utile costruire. Poi come vedi io qua non sto facendo nulla di particolare, anzi ho anche un sostegno per la canna da pesca, posso poggiarla nel suo sostegno e andare a farmi un giretto, a fare altro e poi tornare a vedere se il pesce ha abboccato. Così tu non devi fare nulla di particolare. Certo, puoi guardarti in giro, farti venire delle idee, ma alla base di tutto la cosa importante è che tu faccia la tua scelta, che radichi la tua scelta, e che lanci la lenza. Allora inevitabilmente il pesce abboccherà. Ti chiedo di lavorare su questo trovando qualche momento di meditazione e di ascolto. Ti chiedo di continuare a riflettere su questa mia lezione. Ora il Maestro Gundrum, nell’andar via, con il palmo della mano sinistra dà un leggero colpetto sulla tua testa per potenziare la tua connessione con le dimensione più elevate della coscienza così che in questo tuo percorso, nella tua scelta di aprire nuove strade tu venga aiutato e sostenuto da un flusso costante di energia che arriva dal cielo. Senti questo flusso di energia entrare dal tuo settimo chakra ed espandersi attraverso i sette chakra in tutto il tuo corpo. E con questo Gundrum ti benedice e ti saluta.»

(mia canalizzazione del 19.10.22)

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