Transizione

Transition – Arcturian Code by Janosh

Esattamente nove anni fa, il 1 settembre 2012, inauguravo questo blog con il post Ferie di agosto. Era l’anno del grande cambiamento, l’ingresso ufficiale nella nuova era dell’umanità. Sono passati solo nove anni, ma a ripensarci sembra che da allora sia trascorsa un’intera vita. Il mondo è cambiato, e apparentemente non in meglio. Negli ultimi due anni la pandemia ha messo in ginocchio l’intero pianeta e a torto o a ragione le libertà e i diritti individuali sono stati fortemente limitati. Le forze oscure non accennano ad arretrare, tantomeno ad arrendersi. La riconquista dell’Afghanistan da parte dei talebani ne è solo l’ultimo atroce segno. In questo scenario globale, è umano scoraggiarsi e pensare che tutte le promesse di una nuova era di pace e di armonia collegate al 2012 fossero solo una pia illusione. Così, per riuscire a orientarsi in questo caos planetario, per trovare delle risposte e delle soluzioni, l’unica possibilità è staccarsi dalla bolla oscura che ancora aleggia sul nostro pianeta e tornare a sé stessi.

Riflettendo sulla mia situazione, la parola che in questi giorni è ripetutamente affiorata alla mia mente è “transizione”. Da un certo punto di vista il mese di agosto è un mese di transizione. Anticamente in Sardegna il nuovo anno iniziava a settembre, perciò agosto segna la fine di un ciclo e ne introduce uno nuovo. È anche un periodo di pausa, di stacco dalla routine quotidiana. Chi può fa una vacanza più o meno lunga. Ma anche chi per un motivo o per l’altro non può andare in vacanza rallenta le proprie attività, non foss’altro che per il caldo che quest’anno è stato particolarmente opprimente. Ovviamente ognuno vive questo periodo in maniera differente. Per alcuni è appunto un mese di ferie e di vacanze, per altri è un periodo in cui cercare di sopravvivere sperando che passi rapidamente. Per me, da sempre, agosto è un mese di introspezione in cui mi ritrovo senza troppe distrazioni di fronte a me stesso, ed è il momento di fare un bilancio della mia vita, di fare un respiro profondo e prepararmi al nuovo ciclo che sta per iniziare.

Transizione. L’umanità sta transitando da un’era all’altra. Da una vecchia specie a una nuova specie. Dal bruco alla farfalla. Dalla dualità all’unità. Dal buio alla luce. Dalla divisione tra materia e spirito alla materia spiritualizzata. Ma non sappiamo quanto durerà questa transizione e quali avversità l’umanità e il pianeta dovranno ancora affrontare prima che la transizione sia compiuta. Perciò forse anziché restare in attesa col fiato sospeso, anziché cercare all’esterno i segni e gli indizi del tanto sospirato cambiamento, è più saggio focalizzarsi sulla propria transizione, sul proprio cambiamento.
Spesso purtroppo sembra di girare in tondo, di ritrovarsi nuovamente al punto di partenza, coi soliti problemi, coi soliti malesseri. Magari sentiamo che più che essere in una fase di transizione siamo arrivati a un punto morto. Ma andando più in profondità dentro noi stessi possiamo renderci conto che non si tratta di un punto morto bensì di un passaggio che dobbiamo attraversare, un passaggio verso un nuovo stato dell’essere. Per attraversarlo dobbiamo liberarci di tutte le zavorre del nostro vecchio io che ancora ci portiamo appresso. Nella nuova configurazione energetica in cui si trova il nostro pianeta il tempo sta collassando. Il passato, il presente e il futuro si fondono assieme. Possiamo farci risucchiare dal nostro passato o possiamo invece varcare il passaggio ed entrare nel nostro futuro. Chiedendo aiuto e sostegno alle nostre identità future che quel passaggio lo hanno già attraversato, lasciando che entrino nel nostro presente e ci sospingano come un vento favorevole verso la nostra meta.

Questo agosto 2021 è molto simile all’agosto del 2012. Anche allora a fine agosto c’era una luna blu, la terza luna piena dell’estate, che quest’anno cade proprio oggi che scrivo queste mie riflessioni un po’ sconclusionate. Anche allora c’era un senso di attesa, di stasi, di transizione. Sono passati nove anni da allora. Nove è il numero del compimento, della conclusione di un ciclo, del passaggio ad un altro piano di coscienza. È un momento favorevole per completare la nostra transizione verso una dimensione più elevata, e in questo modo tracciare un sentiero energetico che anche altri potranno percorrere.

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