Poesie dei WingMakers: Ancient Arrow Site – Camera 9

WingMakers – Dipinto della Camera 9 del sito Ancient Arrow
WingMakers – Dipinto della Camera 9 del sito Ancient Arrow

WingMakers − Poesie della Camera 9 del sito Ancient Arrow

(tradotte liberamente da Momi Zanda − il testo originale inglese si trova nella sezione
Poetry del sito www.wingmakers.com)

Le cose luminose

Ho così poca esperienza
delle cose luminose
che spesso mi sento piccolo.
Ma quando penso a te
e alle tue vie di luce
il mio essere si riempie di speranza
e prega che tu permetta alle fiamme di crescere.

Con compassione, siamo stati divisi
in mondi separati
per trovare noi stessi ancora e ancora,
mille volte, desiderando ardentemente l’altra metà.
Per sognare nient’altro che l’Uno tra noi.

Non ho sprecato nessuna delle cose luminose,
né le ho tenute nel mio cuore chiedendo loro
di dissolversi in me.
Tuttavia quando penso a te desidero solo questo.
E se tu svestissi il tuo Sé e lo guardassi
mentre guarda te, mi vedresti limpidamente così come sono.
Non piccolo e indegno.
Incurante della paura.
Non esitante come uno spazio vuoto.
Ma luminoso
come la luce bianca davanti a un prisma.

Nei miei pensieri il tuo cuore
scava via la mancanza di desiderio
per l’essenza.
E quando l’avrò trovata
la terrò nel mio cuore e le chiederò
di dissolversi in me.
Conoscerò le cose luminose
che sfrecciano attraverso il tempo
portandoci l’insondabile desiderio che non abbiamo mai espresso.
Le parole non sono abbastanza interessate per dire i loro nomi.
Solo l’amore può piangere la loro identità,
e io sono perfettamente indifeso
alla sua musica.

Chamber 9. Poem 1

Eternamente

Il ricordo, come una radice nell’oscurità,
trapassando la luce col suo stelo
mi ha trovato.
Ordinando il mio mondo in architetture di sentimenti legati a te,
mantenute per te come scudi di speranza.
Nella dispersione d’amore
un’identica pulsazione
è stata la nostra invocazione
esaudita nelle più dolci carezze
che due possano scambiarsi.
E chissà se l’estasi ci diminuirà
come la pioggia il sole
o il vento la calma.
Quando ci conosceremo l’un l’altro
nel più profondo canale del nostro cuore
potremo proferire solo una parola
scagliata da questa mente di pietra: eternamente.
Eternamente.

Quando l’inverno chiama il mio nome
nel più alto deserto della luce,
non mi dispererò perché so che tu sei
nel più profondo canale del mio cuore
dove comprendo la parola eternamente.
Istantaneamente guarito dalle tue labbra carezzevoli
che smascherano tutto ciò che mi ha torturato.
Il respiro affannoso di bocche
stanche eppure mosse dalla fiamma della passione
potrà solo cessare quando io sarò entrato in te in eterno.
Ti porto in questa fiamma,
color smeraldo perché io ti sognavo
sotto gli alberi
dove la tua bellezza consumava il sole
e catturava completamente la mia anima.
Non posso davvero saperti separato da un trono.

Spiriti risplendono oltre il frastuono
di rozzi poeti
che colpiscono la pietra sotto l’acqua e gridano senza passione.
Ti ho conosciuto eternamente
in strade solitarie e in pianure tempestose.
In borghi morenti e in fredde terrazze montane.
Ho osservato tutto di te
che ti aprivi a me parlando come un fiume
che scorre eternamente.
E ho aspettato
come l’avida bocca di un oceano
di risucchiarti più vicino alle mie labbra
così da conoscerti eternamente
mentre tu sfoci dentro di me liberato da ogni paura.

Chamber 9. Poem 2

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