Poesie dei WingMakers: Ancient Arrow Site – Camera 1

WingMakers – Dipinto della Camera 1 del sito Ancient Arrow
WingMakers – Dipinto della Camera 1 del sito Ancient Arrow

WingMakers − Poesie della Camera 1 del sito Ancient Arrow

(tradotte liberamente da Momi Zanda − il testo originale inglese si trova nella sezione
Poetry del sito www.wingmakers.com)

Ascolto

Ascolto in cerca di un suono oltre il suono
che dilaga nella terra notturna dei miei sogni,
ed entro in stanze di fossili di luce
così antichi che la verità li fa sciamare.

Ascolto in cerca di un suono oltre di noi
che sale l’invisibile scala della spina dorsale
verso la biblioteca occulta,
dove libri ribelli gioiscono per la luce incessante.
Stampati in grigie minuscole parole, profonde come le sabbie mobili
e ricamate con tale cura
da rendere lo spirito uno spettro e Dio
un telescopio rivolto su sé stesso
che sogna noi da sveglio.

Pensieri mai sbocciati mi circondano
come una regata di imbarcazioni senza equipaggio.
Ascolto come un leopardo,
teso verso la quarantena di corpi
nauseati dai monsoni di cuori immobili.
C’è una certa magia
nel battito del cuore che copre il suono che cerco,
ma è al di sotto del battito che desidero andare.
Al di sotto del suono di tutte le cose
che si accalcano contro i localizzatori
le cui antenne si orientano verso il suono delle stelle.

Ascolto in cerca di un suono dispiegato,
così libero da volgersi con purezza a scrutare
nella nera follia del tempo
seminando visioni che vibrano nei nostri uteri
e generano forme radianti come sostrato della nostra forma.

Quando guardo l’ago della bussola
vedo una lama di umiltà
che si piega a una forza subita come una pioggia scrosciante
che si incanala nei condotti fognari,
che scorre sotto terra
in condotti di cemento che sussultano,
ridendo di noi come se ci fossimo persi
nel mondo superno senza condotti per la nostra corsa.

Ascolto in cerca di un suono
nella tua voce,
oltre la boscaglia della tua porta
dove il mio orecchio ascolta sull’altro lato.
Sotto il tuo cuore, dove le parole sono scomode
e la luce consuma la delicata struttura
di vite interconnesse.
Posso solo ascoltare in cerca di un suono che io so che è là,
sfavillante in quell’impronunciabile stato senza patria
scavato in membra così innocenti
da guarire la carne dei cuori.

Chamber 1. Poem 1

Compassione

Gli angeli devono essere confusi dalla guerra.
Entrambe le parti pregano per la protezione
e tuttavia c’è sempre qualcuno che viene ferito.
Qualcuno che muore.
Qualcuno che piange così profondamente
da fargli perdere il loro stato acquoso.
Gli angeli devono essere confusi dalla guerra.
Chi possono aiutare?
Chi possono rischiarare?
La pietà di chi essi lanciano allo spietato?
Nessun semplice grido può essere udito.
Nessun dolore puro può essere sentito.
Tutto è chiaro agli angeli
tranne che in guerra.

Quando mi risvegliai a questa verità
fu per un sogno che feci l’altra  notte.
Vidi due angeli che conversavano in un campo
dove spiriti di bambini si innalzavano come fumo argenteo.
Gli angeli stavano litigando fra loro
su quale parte avesse ragione e quale torto.
Chi cominciò il conflitto?

Di colpo gli angeli si bloccarono
come un pendolo immobile,
e sparsero la loro compassione
sul fumo crescente di anime che portavano in filigrana il marchio della guerra.
I loro occhi dalla biblioteca di Dio
si volsero verso di me,
e tutti i pezzi caduti furono raccolti simultaneamente
e riuniti come un alito di fuoco
nella sacra fornace.
Nulla nella guerra viene distrutto
se non l’illusione della separazione.
Sentii dire questo così chiaramente che potei solo
annotarlo come una firma contraffatta.
Ricordo la compassione,
immensa, proporzionata all’universo.
Credo che un minuscolo granello mi sia rimasto incollato
come i fili sottilissimi
della tela di un ragno.

E ora quando penso alla guerra
io scuoto questi fili sull’intero universo
sperando che si incollino agli altri
come è stato per me.
Connettendo angeli e animali
alla filamentosa grazia della compassione.
Il reticolo della nostra casa rivolta verso il cielo.

Chamber 1. Poem 2

Una risposta a “Poesie dei WingMakers: Ancient Arrow Site – Camera 1”

  1. Per quel poco che conosco e di cui sono consapevole nulla piò essere in realtà distrutto .. Tutto ciò appartiene ancora alla nostra limitata comprensione della realtà e pertanto in realtà tutto può essere ricreato. Il mio ricordo va quando circa un milione di anni fa vivevo su Maldek ( l’attuale cintura di asteroidi fra Marte e Giove ) e del quale fui il responsabile o comunque il corresponsabile della sua totale disintegrazione ma questa è solo l’illusione della realtà . La mia più alta/profonda/vasta comprensione e consapevolezza di me quale Avatar .. Stella del mattino .. Oltre uomo .. Chiamatemi come volete non è importante e pertanto la mia scienza/conoscenza è consapevole che in realtà nulla viene definitamente distrutto e tutto può essere ricreato . Questo è la mia realtà e consapevolezza di totalità.. Con affetto. Gaetano

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