I semi del cambiamento

Il 21/12/2012 è passato. La nuova era è iniziata e apparentemente non è successo nulla di particolare. Qualcuno sarà rimasto deluso, qualcun altro sollevato. Gli scettici, gli scientisti, i razionalisti che hanno sempre guardato a tutta questa faccenda del 2012 con la loro abituale supponenza saranno stati contenti di poter dire ancora una volta “avevo ragione”, non potendo vedere al di là del proprio naso.
Io credo invece che sia cambiato tutto, che siamo entrati in una nuova era della coscienza e che si aprano davanti a noi scenari impensabili solo fino a trent’anni fa. Ma è ognuno di noi che può e deve fare la differenza.
Una delle spiegazioni più chiare e ragionevoli del passaggio del 2012 la fornisce come al solito Kryon per voce di Lee Carrol in una canalizzazione del marzo 2012: «Vi trovate a metà della finestra di allineamento di 36 anni, che noi definiamo Allineamento Galattico» dice Kryon. «Quest’anno, il 2012, è pertanto il punto di mezzo di questo allineamento ed è l’anno in cui l’energia inizia a cambiare e iniziano ad essere piantati i semi energetici che cambieranno questo pianeta d’ora in avanti. È così che funziona, più lentamente di quanto vi piacerebbe.» E alla fine ammonisce: «Piantatori di semi, avete 18 anni per gettare questi nuovi semi. Essi cresceranno più in fretta se lo fate ora anziché più avanti. Il vostro ruolo è di avere una coscienza superiore in queste aree, a casa e al lavoro, e di mostrare a chi vi sta intorno che cosa sapete, attraverso la vostra saggezza. Mostrate loro l’amore di Dio nella vostra vita, trattandoli come trattereste voi stessi – essendo lenti nella rabbia e rapidi nel perdono. Create conforto intorno a voi, una bolla di pace intorno a voi, così desiderabile che la gente vorrà stare con voi. Non giudicate. Questi sono i semi che cambieranno la Griglia Cristallina di questo pianeta e i vostri figli e i loro figli sono quelli che erediteranno ciò che voi fate oggi. Questo movimento riguarda il cambio di coscienza; è il motivo per cui siete qui.»

Personalmente, come ho accennato in un post precedente (Caos calmo) ho trovato gli ultimi mesi che hanno preceduto il solstizio d’inverno del 2012 estremamente difficili e impegnativi, molto più, devo confessare, di quello che avevo immaginato. La pressione energetica è stata fortissima e ha fatto emergere vecchie problematiche, blocchi energetici profondi e, di conseguenza, un forte malessere e un senso di disorientamento e di inutilità. Ma già dal 12/12/2012 ho percepito un alleggerimento e un’apertura.
Il 21 dicembre ho celebrato il cambio di era molto semplicemente, attorno a un potente fuoco acceso all’aperto, ospite di una coppia di amici nel loro terreno di campagna, un luogo magico protetto dalle energie dei Pleiadiani. E le vacanze natalizie sono trascorse molto serenamente, in un crescendo di leggerezza e di fiducia.
Con l’aiuto delle mie guide incorporee sto portando avanti un lavoro interiore molto intenso ma anche molto pacato, accettando i miei tempi, i miei limiti e le mie resistenze, e toccando però nuove realtà multidimensionali totalmente sconosciute, per definire le quali non esistono parole e che la mente non riesce perciò a comprendere e a descrivere. Questa incapacità della mente di comprendere (e controllare!) ciò che sta succedendo talvolta mi suscita una buona dose di frustrazione, facendomi credere che i miei tentativi e le mie esplorazioni stiano andando a vuoto. Ho deciso perciò di chiedere aiuto e consiglio su questi aspetti, approfittando di una canalizzazione fatta insieme a un’amica il penultimo giorno dell’anno appena trascorso. Il fatto che quando canalizziamo assieme sia lei, guidata dalle mie domande, a dare voce alle nostre guide, mi rassicura sul fatto che la mia mente non possa interferire nelle risposte sulle questioni che mi riguardano in prima persona e sulle quali quindi, nelle mie canalizzazioni dirette, più facilmente potrebbero creare fraintendimenti e distorsioni la mia logica, le mie speranze e le mie paure. Tramite la mia amica ho chiesto dunque se potevo essere aiutato a migliorare le mie meditazioni e i miei contatti con le altre dimensioni. Subito è arrivata Mer, un aspetto femminile dell’Arcangelo Michele, che da anni risponde su questioni del genere. Ecco ciò che mi ha detto: «Nelle tue meditazioni entri in un punto di buio in cui la tua razionalità non vuole andare, e lì trovi uno scoglio perché la tua razionalità si rifiuta di abbandonare le redini e lasciare che fluisca il percorso da te stesso tracciato in partenza. Il buio della razionalità fa sempre paura perché significa la perdita dell’identità e l’allargarsi nei concetti della totalità che vanno contro la vostra incarnazione. Eppure il movimento dimensionale è proprio questo: imparare a muoversi fuori dell’incarnazione e dentro con maestria. Occorre aver pietà di una razionalità che tanto si è ingegnata per abituarti al movimento dentro questa dimensione e che teme per la tua mutevolezza nel passaggio dimensionale. Ma non è combattendo la razionalità che si ottiene un buon risultato, invece funziona meglio tranquillizzarla. Se lasci che la paura della razionalità si esprima e tiri fuori tutto il suo pregiudizio, entri in una zona della tua multidimensionalità in cui c’è comprensione e accoglienza per questo aspetto terrorizzato che trova così una nuova sicurezza e calma. Allora puoi sprofondare dentro il passaggio dimensionale in cui non essendoci razionalità non ci può essere altra comprensione se non emotiva, e di quella porti traccia al ritorno. Ma non è interrogando la tua razionalità che ottieni questo risultato quando ti risvegli, perché se fai questo di nuovo la razionalità si allerta e tentando di dare spiegazione vanifica la comprensione. A un livello evoluto nel passaggio dimensionale occorre comprendere che esistono due codici di linguaggio: quello che stiamo usando adesso, appunto razionale, e quello più universale privo di razionalità perché fondamentalmente emotivo. È un codice che nella vostra cultura non è stato approfondito e studiato e nel quale hai soltanto poche parole, che non sono parole, e quindi poca capacità di discernere le infinite sfumature di questo codice che ancora non conosci e che perciò è importante che ti abitui a sperimentare, perché così si forma il gergo nel tuo sentire interiore che trova appunto l’espressione di sé. L’importante è che tu comprenda che la tua razionalità non va allertata, non va spaventata ma va calmata.»
Uno degli aspetti del cambiamento della coscienza umana, a livello individuale e collettivo, è proprio quello di andare oltre la mente, senza negarla né distruggerla ma semplicemente liberandola dalla centralità e dall’assolutezza che da millenni ha avuto, per imparare nuovi linguaggi e nuove percezioni, che sono quelle del sentire del cuore, così da ritrovare il posto che ci spetta nel movimento energetico del “Tutto è Uno”. Non è facile, ma la spiegazione di Mer, e prima di tutto il suo consiglio di “tranquillizzare” la razionalità, mi ha molto rincuorato e mi ha aperto nuove prospettive. Ed è per questo che ho voluto condividerla coi lettori di questo blog.

Alla fine della canalizzazione ovviamente ho chiesto anche un chiarimento sul cambiamento del 21 dicembre, e la risposta è venuta da coloro che si definiscono con noi “i Maestri Ascesi” e che sono intervenuti nelle nostre canalizzazioni dall’inizio del 2012.
«Ciò che è successo» hanno spiegato i Maestri Ascesi, «è che finalmente si è usciti da una trappola all’interno della quale tutti si stava impacchettati dentro uno schema di pensiero e niente permetteva la poliedricità. Invece è successo che improvvisamente nella vostra percezione dei fatti, ma inevitabilmente in una percezione più ampia, ognuno ha trovato la libertà di sé e può arbitrariamente scegliere ciò in cui è opportuno credere e di conseguenza articola la sua esperienza sulla base delle scelte che ha fatto e che compie inevitabilmente di momento in momento nella vostra percezione lineare e come espressione della propria energia in una percezione circolare. Così adesso esistono tante alternative possibili che si scelgono con più parti di sé, e la compresenza di queste diverse esperienze frammenta l’identità in una schizofrenica multipossibilità di sé stessi. Questo consente di modificare il concetto di tempo e di entrare dentro la comprensione delle tante personalità che già esistono in ere, epoche, istanti diversi della vostra infinita realtà, e centuplica in mille aspetti le possibilità che oltre alle ere diventano scelte di sé stessi e delle future realtà possibili. Questo scoppiare di un’unica realtà in tanti pezzi tutti compresenti crea disorientamento nella percezione, ma proprio da questo disorientamento prende forma la nuova cultura che ingloba appunto tutte le possibilità senza emarginarne nessuna perché è una cultura non razzista. Così chi si ostina a rimanere parcellizzato sceglie quella realtà per sé e ne fa l’esperienza privandosi delle altre. Chi invece si apre sulla comprensione delle numerose possibilità vive come ho detto i fenomeni di disorientamento ed entra in una cultura di multirazzialità.»
La spiegazione dei Maestri Ascesi è molto complessa e presuppone la comprensione di una concezione non lineare del tempo e dell’identità. Comprensione difficile per la mente logica e alla quale da diversi anni le mie guide incorporee mi stanno addestrando, con qualche risultato. Ma il concetto più importante delle loro parole è che col 21 dicembre si sono aperte le porte della prigione energetica nella quale da millenni l’umanità è stata rinchiusa e che impediva la comunicazione interdimensionale e la creazione di realtà più armoniose, diverse dalla realtà di dolore, limitazioni, guerre, malattie, povertà e sofferenze che ben conosciamo e che ha caratterizzato, pur con innumerevoli variazioni, tutta la storia nota dell’umanità.
Adesso l’uscita dalla prigione è possibile, ma non è obbligatoria. Chi vuole continuare a vivere in base a vecchi schemi, vecchie credenze, vecchi paradigmi, è libero di farlo, e la sua realtà resterà di fondo quella che ha sempre conosciuto, chiusa e parcellizzata. Ma tanti di noi, chi prima chi dopo, sceglieranno di abbandonare le vecchie modalità, di andare oltre la mente e di costruire il nuovo, prima di tutto nella propria interiorità e nelle propria quotidianità, come suggerisce Kryon. La caratteristica principale di questo pianeta e dell’umanità che lo abita è il libero arbitrio. Nella prigione energetica in cui ci siamo fatti rinchiudere di fatto il libero arbitrio è stato molto limitato, dovendosi estrinsecare all’interno di un grave ottundimento della percezione umana e della conseguente conoscenza della realtà. Nella nuova era è davvero possibile per ognuno scegliere liberamente cosa credere, quali esperienze fare anche al di fuori della dimensione fisica, e come  costruire di conseguenza una nuova realtà di appagamento e soddisfazione.
Ma per evitare aspettative irrealistiche ed entusiasmi eccessivi (che spesso si trasformano in gravi delusioni) è bene ricordare sempre l’ammonimento di Kryon: «È così che funziona, più lentamente di quanto vi piacerebbe.»

Felice 2013 a tutti i seminatori!

2 Risposte a “I semi del cambiamento”

  1. Bellissimo articolo!
    Grazie Momi, che riesci a tradurre in parole la complessità esistenziale ed emozionale che stiamo tutti vivendo in questo momento di transizione spirituale…
    le tue parole decifrano questo cambiamento in un linguaggio fruibile… e per me sono un grande incoraggiamento a continuare il mio percorso interiore 🙂

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