Demoni, rettili e voladores

Un altro punto che può risultare controverso nel diario del mio viaggio in Perù è il fatto che quando racconto della mia esperienza con l’ayahuasca e della successiva purificazione io parli di esseri oscuri, di entità negative o demoniache, e questi termini se non ben definiti possono far pensare a una visione manichea della realtà, alla classica lotta tra il bene e il male, tra Dio e Satana, visione che è lontanissima dal mio modo di pensare e dalla mia interpretazione della realtà. Mi sembra perciò doveroso, prima di proseguire il mio diario peruviano, dedicare un post a questo argomento per cercare di chiarire almeno a grandi linee il mio punto di vista al riguardo.

Non sono certo il primo — né sarò l’ultimo — che è diventato consapevole del fatto che esistono esseri non umani che da millenni controllano e manipolano l’umanità allo scopo di cibarsi delle energie a bassa frequenza prodotte dalle emozioni disarmoniche come la paura, il dolore, la rabbia, l’avidità, che non a caso sono così diffuse nella nostra cosiddetta civiltà.
In particolare, in questi ultimi decenni è stato il giornalista e conferenziere inglese David Icke a divulgare questa consapevolezza parlando dei rettiliani, esseri provenienti da altre dimensioni, contigue alla nostra dimensione fisica, che grazie alle loro conoscenze estremamente evolute si sono impadroniti — con la complicità di un’elite di esseri umani — dei gangli del potere planetario (le banche, i governi, i media, le società segrete, le religioni, ecc., ecc.).
La popolare trilogia di Matrix riprende in chiave cinematografica l’idea di un’umanità controllata e dominata a sua insaputa da esseri non umani (in questo caso macchine intelligenti) che creano una finta realtà olografica per mantenere gli umani all’oscuro della loro stessa prigionia.
Anche i Pleiadiani, canalizzati da Barbara Marciniak, parlano di esseri rettili provenienti dallo spazio che si nutrono della nostra energia.
E Don Juan, lo sciamano yaqui maestro di Carlos Castaneda, nell’ultima parte del suo insegnamento gli rivela l’esistenza dei “voladores”: «predatori che emergono dalle profondità del cosmo e assumono il dominio della nostra vita».
«I predatori», spiega don Juan, «hanno preso il sopravvento perché siamo il loro cibo, la loro fonte di sostentamento. Ecco perché ci spremono senza pietà. Proprio come noi alleviamo i polli nelle stie.»
Si potrebbe continuare quest’elenco all’infinito, frugando nelle mitologie e nelle religioni di ogni angolo della terra in cui abbondano storie di esseri evoluti provenienti dallo spazio o da altre dimensioni che grazie ai loro poteri superiori hanno dominato l’umanità.

Nel corso delle mie canalizzazioni a un certo punto gli esseri incorporei con cui ero entrato in contatto iniziarono a raccontarmi la stessa storia. Mi parlarono di esseri di un’altra dimensione — da loro inizialmente definiti “alieni tossici” — che nella nostra dimensione temporale manipolano le menti degli esseri umani. «In questa dimensione, in questo punto di vista temporale,» mi spiegò l’arcangelo Michele, «gli alieni tossici manipolano le coscienze su larga scala, e la battaglia che ognuno di voi conduce è quella di evitare la chiusura del cuore mentre è immerso dentro messaggi manipolatori di ogni genere. C’è una gerarchia di esseri che fa questo. Di diverso tipo, in combutta fra loro, e con ruoli gerarchicamente differenti. Questi esseri esercitano una fascinazione sull’apertura del cuore che voi umani avete. Questa fascinazione è funzionale a un progetto di sottomissione e di schiavismo, che usa questa fascinazione per manipolare abilmente le menti degli esseri portatori della luce.»
Anche in questo caso rimando chi volesse approfondire il mio punto di vista (e quello delle mie guide) su questo argomento alla lettura del mio libro L’unione dei mondi, che ne tratta ampiamente.
Ma in questa sede mi preme chiarire alcuni punti.
Sebbene le mie guide incorporee, per permettermi di capire le loro informazioni, usassero termini apparentemente negativi, come “tossico” e “tossicità”, resero anche ben chiaro che questi termini non erano del tutto corretti in quanto pesantemente venati di giudizio. La realtà dimensionale in cui noi esseri umani incarnati siamo immersi si muove all’interno di una polarità più o meno marcata che inevitabilmente genera dei giudizi: bene/male, positivo/negativo, buono/cattivo. In quest’ottica chi sceglie la luce e il bene è positivo, mentre chi sceglie l’oscurità e il male è negativo. Perciò gli esseri che manipolano l’umanità e la sfruttano per nutrirsi delle loro energie a bassa frequenza vengono considerati esseri malvagi e demoniaci, e vanno combattuti.
Ma fin quando si resta all’interno della dualità non è possibile eliminare uno dei due poli. Entrambi i poli esisteranno sempre, e combattere contro uno di essi genera un movimento energetico che alla fine lo rafforza. La luce e il bene possono prevalere per un certo periodo, ma prima o poi l’oscurità e il male riacquisteranno potere e torneranno a dominare. E viceversa, in un’alternanza senza fine. Lo stesso atteggiamento di combattere il male ha l’effetto di rafforzarlo in quanto genera energie di conflitto e di separazione, di odio e di paura, che sono appunto ciò di cui l’oscurità e il male si nutrono. Gli esseri oscuri che ci manipolano conoscono molto bene questo funzionamento dell’energia e lo sfruttano abilmente per prevalere, esasperando questa polarità.
In una dimensione più elevata della coscienza però non esiste la polarità e ciò che per noi sono il bene o il male vengono visti semplicemente come aspetti differenti dell’unità, e ogni essere ha pieno diritto di esistere così come è, quali che siano le scelte che fa. Le mie guide incorporee perciò mi hanno spiegato che gli esseri che ci manipolano hanno semplicemente una struttura energetica diversa dalla nostra. Nell’interazione questa diversità crea una dissonanza energetica che produce le realtà di dolore, schiavismo e sottomissione in cui da millenni l’umanità è imprigionata. Ma analogamente, anche questi esseri sono bloccati in questa realtà, seppur nella parte dei cattivi, e vanno aiutati e curati perché possano uscire dalla loro prigione e accettare il cambiamento e l’evoluzione. E le medicine sono la luce e l’amore.
Anche se si è diventati consapevoli dell’esistenza di questi esseri, fin quando li si teme, li si odia o li si combatte si resta imprigionati nella dualità di luce e buio, di bene e male, e si continua ad essere vittime impotenti del loro dominio e del loro abominio, perché in questo livello la loro conoscenza delle energie e la loro capacità di manipolare le menti e i cuori sono enormemente maggiori di quelle degli esseri umani. Ma se si sale ad un livello più elevato di coscienza e ci si connette gradualmente alle frequenze dell’amore incondizionato diventa possibile aiutarli e curarli, e, cosa più importante per noi, si sfugge una volta per tutte alla loro manipolazione. Ed è proprio a far ciò — a rapportarmi a questi esseri in maniera corretta così da poter uscire dalla prigione energetica in cui hanno rinchiuso l’essere umano — che in questi anni gli arcangeli mi hanno addestrato, per quanto si tratti ovviamente di un processo graduale ancora non pienamente completato.

La purificazione del maloka che ho raccontato nel mio diario peruviano va letta quindi in quest’ottica. Utilizzando dei termini meno dualistici e giudicanti, si potrebbe dire che il luogo era saturo di energie pesanti, a bassa frequenza, e che alcune entità che si nutrono di queste energie dimoravano in quel luogo dove avevano a disposizione abbondante nutrimento.
Quello che gli arcangeli mi hanno istruito a fare è stato semplicemente immettere nel luogo, con il loro aiuto, abbondanti quantità di energia sottile, ad alta frequenza. Così facendo le energie pesanti si fluidificano e si sbloccano. Gli esseri che si nutrono di queste energie a quel punto possono scegliere liberamente se restare come sono, allontanandosi per andare a cercare altrove nuove fonti di cibo, o “cambiare dieta”, iniziando a nutrirsi di energie sottili e attivando così un processo di cambiamento e di evoluzione.
Nessuna violenza, nessuna guerra contro il male, nessuna demonizzazione del nemico. Semplicemente un processo energetico di trasformazione basato sull’accoglimento e sull’amore, e sul rispetto del percorso altrui.
Un’ultima cosa che va detta è che con il cambio di era l’ambiente energetico del pianeta è sempre meno compatibile con le frequenze di cui questi esseri di cui ho parlato si cibano. Molti di loro perciò stanno accettando la trasformazione e chiedono di essere aiutati e curati. Altri invece — proprio come una belva ferita a morte — stanno facendo appello a tutto il loro potere per cercare di contrastare un cambiamento che sanno inevitabile, e continueranno a lottare con le unghie e coi denti finché sarà possibile. Come dice Kryon: «La vecchia energia dell’oscurità è dura a morire, grida e si dibatte per mantenere quel che possiede e si oppone al proprio ritiro.» Ma alla fine anche loro non avranno altra scelta che trasformarsi o andarsene.

Una risposta a “Demoni, rettili e voladores”

  1. Grazie per l’interessante chiarimento, alla luce di queste parole la questione “alieno tossico” descritta nel tuo libro, prende tutta un’altra piega, e soprattutto inizia a quadrare con la concezione della realtà che avevo in mente, e che pian piano inizio a capire meglio, o almeno lo spero…

    Saluti,

    Alessandro

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