2016: Anno dei miracoli?

Release (Rilascio) - Arcturian Code by Janosh
Release (Rilascio) – Arcturian Code by Janosh

Ultimamente, come i visitatori del mio blog avranno notato, mi sono dedicato alla traduzione delle poesie dei WingMakers (ai quali dedicherò un post a breve) trascurando di aggiornare i lettori sugli sviluppi del mio percorso di consapevolezza.
Ma prima che finisca gennaio mi sembra d’obbligo dedicare almeno qualche riga al nuovo anno.
Personalmente mi sento ancora in transizione tra il 2015 e il 2016, come se mi trovassi in un magma di energie mescolate.
Il 2015 per me è stato un anno importante. Ho concluso una serie di cose che si trascinavano da un po’, come la vendita della casa di famiglia e il restyling di casa mia, che da tempo aveva bisogno di un po’ di manutenzione e di un aggiustamento delle sue energie per tornare ad essere un “tempio della guarigione” per me e per i miei occasionali ospiti.
Ho affrontato una crisi spirituale profonda, anche se relativamente breve, che mi ha permesso di aprire nuovi canali e di iniziare un passaggio evolutivo che percepisco essere particolarmente importante.
Anche il lavoro sulla Nuraxia negli ultimi mesi ha avuto una svolta inaspettata, grazie al contatto con i Viaggiatori, una civiltà di esseri molto evoluti, che attualmente  risiedono su un pianeta vicino al Sole Centrale della Galassia, che in un tempo lontano sono arrivati in Sardegna e hanno trasmesso alla popolazione sarda gli insegnamenti che in seguito hanno dato origine alla nascita della civiltà megalitica, e che perciò si considerano in qualche modo i nostri padri (anche di questo parlerò più dettagliatamente in un prossimo post).
Ma in particolare il 2015 è stato l’anno in cui i nodi hanno iniziato a venire al pettine. Volente o nolente ho dovuto prendere atto di una serie di aspetti di me stesso che non sono compatibili con le nuove energie che sempre più intensamente stanno inondando il pianeta, e che di conseguenza mi impediscono di ampliare ulteriormente la mia consapevolezza e di muovermi con maestria nella nuova era appena iniziata.
Aspetti, dunque, che andrebbero abbandonati ma che purtroppo sono talmente intrecciati con la mia identità (o con la mia percezione di essa) da apparirmi spesso immodificabili. Per tutta la seconda metà del 2015 ho lavorato su questo, e il lavoro è ancora in corso. Per questo ho in parte la sensazione che l’anno “vecchio” non sia ancora finito e quello nuovo non sia ancora iniziato.
D’altra parte il giorno di capodanno è solo una sorta di “convenzione” che ci aiuta a mettere l’attenzione su un passaggio. Ma in realtà il passaggio è molto più fluido. Le energie di ogni anno iniziano a farsi sentire già negli ultimi mesi dell’anno precedente e continuano a influenzare i primi mesi dell’anno successivo. Così credo che ancora per un po’ possa essere utile concentrarsi sul lasciare andare ciò che non serve più ed è di intralcio al proprio cambiamento, mentre ci si prepara a sfruttare l’energia del nuovo anno che è favorevole al compimento e alla manifestazione. Il 2016 è infatti un anno 9 (2+0+1+6=9), un anno quindi in cui c’è il potenziale per risolvere questioni che si trascinano da anni, o da decenni, o addirittura da altre vite. In cui c’è il potenziale per realizzare desideri e progetti che accarezziamo da lungo tempo.
In parole povere, un anno in cui possiamo iniziare a creare consapevolmente la nostra nuova realtà e a compiere miracoli. E questo è l’augurio per il 2016 che faccio a me stesso e a tutti.

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