Un messaggio dai Maestri Ascesi

L’altro giorno durante una seduta con un mio cliente, X., abbiamo ricevuto un messaggio dai Maestri Ascesi che mi ha profondamente rivitalizzato e incoraggiato.
All’inizio si è presentato Yogananda. Normalmente è X. che canalizza direttamente il Maestro o l’entità che si presenta per dargli consigli specifici sulle problematiche che di volta in volta sta affrontando.
Questa volta però Yogananda inizialmente ha preferito parlare tramite me, e ha detto che come sempre avrebbe dato direttamente a X. i suoi consigli, ma che questa volta voleva aggiungere anche un insegnamento che lo aiutasse a guardare oltre i limiti del suo orizzonte abituale. Dopo questa premessa X. ha canalizzato direttamente Yogananda e io mi aspettavo che, come preannunciato, alla fine sarebbe stato dato anche questo ulteriore messaggio. Ma invece Yogananda dopo avere ampiamente parlato sui temi che in quel momento stavano a cuore a X. ha salutato e ci ha dato appuntamento a dopo le ferie estive.
Io ero un po’ perplesso. Era possibile che avessi capito o tradotto male le parole di Yogananda all’inizio della canalizzazione?
A quel punto però ho percepito che nella stanza confluiva un’energia ancora più potente. Stavano entrando tanti altri Maestri Ascesi la cui energia si fondeva con quella di Yogananda. C’era una grande luce, e a quel punto i Maestri Ascesi hanno parlato con un’unica voce e hanno dato un messaggio molto semplice ma pieno di speranza e di entusiasmo.
Il messaggio in quel momento era rivolto in particolare a me e a X., ma credo che possa essere esteso a chiunque in questo periodo di profondo cambiamento stia affrontando dubbi e difficoltà nel proprio percorso spirituale e umano.
Come tutti i messaggi canalizzati, è un messaggio “in frequenza” e va accolto col cuore prima che con la mente.

«Yogananda adesso vuol dare un ultimo messaggio, quello sguardo oltre l’orizzonte di cui ha parlato all’inizio. Per dare questo messaggio la sua energia si fonde con quella di molti altri Maestri ascesi, tra cui ci sono il Cristo e Francesco d’Assisi ma anche tanti altri che forse non conoscete direttamente. Così si crea una grande energia che è un po’ come un seme, un prototipo di una nuova coscienza dell’umanità. Vi chiediamo di lasciarvi andare in questa coscienza come in un mare di luce, in un campo di luce, e il messaggio che vogliamo darvi è che il luogo – e stiamo usando questa parola in senso metaforico − il luogo dove voi state andando è al di là di ogni possibile immaginazione dell’umanità attuale. Per quanto abbiate alle spalle un cammino spirituale e possiate avere ampliato in modi diversi la vostra coscienza, la vostra consapevolezza, siete comunque ancora inevitabilmente condizionati dalla coscienza umana attuale, da quella che potremmo definire la mente collettiva dell’umanità in questo momento, e quindi non è possibile per voi immaginare realmente il cambiamento, la bellezza a cui state andando incontro. Proprio come non è possibile immaginare e comprendere Dio attraverso la mente umana. Perciò, non solo per quanto riguarda l’umanità nel suo complesso ma anche in relazione alle vostre vite individuali, ciò a cui arriverete, ciò per cui state lavorando è davvero al di là della vostra immaginazione. Se vi sforzate di immaginare come potrebbe essere la vostra vita ideale, quella a cui state andando incontro è mille volte più bella, mille volte più gioiosa, mille volte più felice, non solo per voi ma anche per le persone che a voi sono legate, con le quali state facendo una strada. Allora vi chiediamo veramente di provare a immaginare questa vita, senza cercare di visualizzarla o di dettagliarla, semplicemente immaginate questa esplosione di gioia e di luce nel vostro futuro, che per noi è già presente. Pensate a questo nei momenti più duri, più difficili, o di scoraggiamento, comprendendo che ogni sforzo che state facendo ha un significato per arrivare là. Noi conosciamo ciò di cui parliamo. Siamo Maestri Ascesi, ma abbiamo fatto il nostro percorso in un altro tempo, in un’altra energia, e noi stessi insieme a voi, e anche grazie a voi, anche noi stiamo andando verso questa maggiore luce, verso questa maggiore gioia, verso questa che potremmo definire una più ampia e più profonda manifestazione della Fonte divina. Questo è il messaggio che volevamo dare e vi chiediamo di conservarlo nel vostro cuore, vi chiediamo di far sedimentare e di far lievitare − come un lievito nel vostro cuore − questo futuro di cui stiamo parlando. Con queste parole vi ringraziamo e vi benediciamo, e vi inondiamo con il nostro apprezzamento e con il nostro amore.»

Nota: la forma del messaggio, che come ho detto era personale, è stata leggermente modificata per renderlo fruibile a tutti.

3 Risposte a “Un messaggio dai Maestri Ascesi”

  1. Sono confusa. Per un periodo ho fatto parte della SRF e ricordo bene di aver letto che Yogananda aveva dichiarato di non credere alle parole di chi, dopo la sua morte, avrebbe sostenuto di essere in contatto o di aver ricevuto comunicazioni da lui. In sostanza Yogananda aveva chiaramente affermato che una volta lasciato il corpo il suo progetto era quello di fondersi con l’Uno, e non era perciò suo desiderio, diciamo così, venire canalizzato.
    Non mi ero stupita di questa sua affermazione, dato che lui aveva più la personalità di un mistico… Yogananda stesso aveva detto che il suo lavoro in occidente e la fondazione della SRF erano stati fatti più per spirito di obbedienza al suo maestro che non per sua diretta volontà.
    Ora, con questo non voglio mettere in dubbio questo e gli altri tuoi post, che ho scoperto oggi e sto leggendo con interesse, anzi, abbiamo molti punti in comune, capisco ciò che esprimi e mi sento molto vicina al tuo sentire ed essere. Mi chiedo solo, non potrebbe essere che un’entità (benevola s’intende) abbia assunto un’identità a noi familiare come quella di Yogananda perché il suo messaggio venisse maggiormente accolto e accettato? Oppure c’è da pensare che si sia smentito e abbia cambiato idea in merito al non voler più essere coinvolto nelle energie terrestri?

  2. Scusa il ritardo della risposta, non mi ero accorto del tuo commento. Dal mio punto di vista, nelle dimensioni più sottili della coscienza la percezione dell’essere, e quindi anche dell’identità, è completamente diversa dalla nostra e corrisponde male alle definizioni quasi sempre linearizzate che ne diamo noi che ci troviamo nella densità dell’incarnazione. Quello che tendo a pensare sulla base della mia esperienza, è che esista una sorta di entità collettiva creata dai Maestri Ascesi che sono vissuti sulla Terra. Talvolta questa entità comunica direttamente come un tutto, altre volte uno o più Maestri si densificano nell’identità, come una sorta di Avatar, perché vogliono trasmetterci un particolare messaggio e soprattutto una particolare qualità energetica. Perciò nelle mie canalizzazioni, da solo o con i mei clienti, spesso si presentano il Cristo e il Budda assieme, oppure Saint Germain, o Kwan Yin, e ogni tanto si presenta Yogananda, quando c’è bisogno di buon senso spirituale, di leggerezza e di gioia.
    Non conosco abbastanza il pensiero e l’insegnamento di Yogananda, ma forse le parole che citi erano intese ad impedire che qualcuno in futuro diventasse una sorta di intermediario tra lui e i suoi discepoli, distorcendone magari gli insegnamenti o rivelando a suo nome nuove verità. Io per fortuna non ho verità da rivelare ma solo esperienze da condividere. Grazie per il tuo interessamento. Un abbraccio

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