Le sale di pietra circolari

Santuario nuragico di Santa Vittoria (Serri) – Sala delle riunioni

Sono sempre stato fortemente attratto dalle sale di pietra circolari, come quella che fronteggia il pozzo sacro di Santa Cristina o l’imponente Sala delle Riunioni nel Santuario nuragico di Santa Vittoria di Serri. Sostare in meditazione dentro una di queste sale mi ha fatto sempre sentire perfettamente a mio agio e carico di energia. Il nostro giro per i quattro siti megalitici in preparazione della conferenza del 17 marzo è iniziato non a caso dalla Sala delle Riunioni di Santa Vittoria. Nel corso della preparazione i Saar ci hanno spiegato che nel Sole centrale e nei sistemi stellari che fanno parte della Fratellanza galattica (che non è un’organizzazione ma una comunione di coscienze unite dall’amore) esistono analoghe sale di pietra circolari, con una densità via via più rarefatta, che hanno lo scopo di invitare al loro interno qualunque popolazione stellare desideri raccogliere l’invito. Hanno precisato che per la nostra mente lineare non è possibile comprenderne il funzionamento, ma che noi siamo comunque in grado di costruire una sala circolare di pietra a livello energetico perfettamente funzionante. Questo è quello che abbiamo fatto ieri alla Conferenza esperienziale di contatto Progetto Interstellar, con quasi una novantina di persone, molte delle quali non si erano mai incontrate prima tra loro.
Eppure la costruzione della sala è stata eseguita alla perfezione, testimoniando un antico legame che non si è mai spezzato.
Ero non dico preoccupato ma comunque leggermente intimorito all’idea di proporre un lavoro energetico potente e profondo a un numero così elevato di partecipanti. Finora avevo lavorato al massimo con una trentina di persone, e pur essendo decisamente rassicurato dalla presenza degli altri tre “membri dell’equipaggio” non ero totalmente sicuro di essere all’altezza. Ma per fortuna i Saar mi hanno spiegato con grande semplicità quale era il mio ruolo: «Devi solo accogliere gli ospiti nel salotto di casa tua, farli sentire a proprio agio, e creare l’ambiente che permetta ad ognuno di mettersi in contatto con i Popoli delle Stelle e dialogare con loro.»
Spero di essere riuscito a farlo.
In ogni caso a tutti gli Starseed che hanno partecipato e a chi pur non essendo presente ha aggiunto la sua energia va un ringraziamento dal profondo del cuore.

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